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Archi dell'antica Grecia
Cratere calice dei Niobidi
Ceramica
Orvieto, 460-450 a.C.
Parigi, Louvre
La prima delle due immagini
qui sotto selezionate
rappresenta Ercole a riposo.
La seconda raffigura Diana e Apollo,
nell'eccidio dei figli di Niobe.
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Gli archi nelle mani di queste figure
hanno stretti legami con quelli trovati
nella tomba di Tutankhamon.
La forma angolata dell'arco di Ercole,
nonostante qualche incongruenza nel
disegno della impugnatura, richiama
quella degli archi compositi sviluppati
in Mesopotamia.
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Gli archi nelle mani di Diana e Apollo,
hanno le estremità dei flettenti ripiegati,
proprio come gli archi di tipo 'beta'
tipici dell'antico Egitto.
Da notare sono anche le due faretre,
molto simili a quelle tuttora in uso.
La faretra di Diana, posta dietro alle spalle,
è fatta per dare libertà di moto nel tiro di caccia.
Quella di Apollo, appesa al fianco sinistro,
è più adatta per il tiro da postazione fissa. |