Scheda.2025 del Dossier di |
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Antichi archi giapponesi
Questo samurai a cavallo è riprodotto
da un grande paravento del XVII secolo,
dipinto su carta con inchiostro e colori, ora
custodito a Venezia nel Museo d'arte orientale.
L'armatura, la spada e il lungo arco Yumi sono
raffigurati secondo forme e decorazioni che
concordano con molte altre testimonianze
dell'antica tradizione giapponese.
Purtroppo, non tutti i documenti d'arte
offrono le stesse garanzie d'attendibilità. |
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Questa stampa del XIX secolo è interessante
perché mostra un arciere che ha nelle mani
un arco molto più piccolo di quello tradizionale,
ma non sappiamo se si tratta di un documento
sufficiente per dichiarare l'esistenza di un
attrezzo di questo genere.
Infatti, può essere un'imprecisione non voluta,
così come è impreciso il disegno della mano,
con la freccia malamente sostenuta dal pollice.
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Questa stampa dei primi anni del XX secolo
mostra un samurai con armi e armatura
curate nei dettagli, ma l'arco sembra fatto
con un informe ramo d'albero e la legatura
della corda è ben diversa da quella codificata
dall'austera tradizione dell'arco Yumi.
Forse, l'artista intendeva fare riferimento
ad un racconto popolare che implicava proprio
la circostanza di un arco così grezzo.
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In questa xilografia di Chikanobu, datata 1898,
l'arciere ha un arco accuratamente disegnato
e la posizione delle mani è del tutto corretta, ma
il modo con cui la schiena è rivolta al bersaglio
è ben ridicolo prima ancora d'essere errato.
Per capire che si tratta di una caricatura voluta
può essere sufficiente osservare il dettaglio
della spada infilata all'interno dell'arco,
in un punto che si confonde con la fasciatura.
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Armi e armatura di un cavaliere
del periodo Kamakura
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da: Japan - Photographs 1854-1905
a cura di Clark Worswich
New York 1979
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novembre 2007
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