Scheda.2008 del Dossier diinizio

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Antiche gare di tiro con l'arco

Il più antico riferimento ad arco e frecce,
fuori del loro uso in battaglia e nella caccia,
è forse quello presente nella Bibbia [Sa1 20:20]
«... in quanto a me tirerò tre frecce
per indirizzarle ad un bersaglio; ed ecco invierò
un servitore: – Va' e trova le frecce.»

Rif: www.outlab.it/testi/txt2008.htm

Più celebre e interessante è però l'episodio
dei giochi in onore a Patroclo il cui testo
è trascritto qui accanto.

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Omero, Iliade
secc. XII-IX a.C.
versione di Rosa Calzecchi Onesti.

fig.1

La gara descritta da Omero
è stata praticata in Francia fino ai nostri giorni,
dove è nota con il nome di tiro alla pertica.
Utilizza un bersaglio a forma di pappagallo
issato sopra un palo.

Nell'immagine qui accanto si vedono archi ricurvi
con impugnatura arretrata, di tipo italico.
Sul palo sono appesi altri oggetti - guanti, cinture -
che potrebbero essere i premi per i vincitori.

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Tiro al pappagallo
sec. XVI
incisione in legno
Parigi, Bibliothèque Nationale, Cabinet des étampes

fig.2

Un bersaglio tondo, che sembra di paglia intrecciata
come quelli tuttora in uso, appare nelle illustrazioni
di un testo scritto da Massimiliano d'Asburgo
che testimonia la vita di corte dell'epoca.

L'immagine mostra un imperatore con arco in mano:
ciò non avveniva dai tempi degli antichi Egizi e Assiri.
Gli archi sono piuttosto grandi e asimmetrici.
Le penne delle frecce sono corte e ben profilate.
E' probabile che la prossimità tra arcieri e bersaglio
sia una forzatura estetica dell'incisore.

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Hans Burgkmair
Tiro al bersaglio
1515
incisione in legno
da: Weisskunig di Massimiliano I

fig.3

Gara di tiro con l'arco
nella residenza estiva dell'imperatore K'ang-hsi
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particolare di un dipinto del sec.XVIII
Pechino, Museo della Città Proibita

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agosto 2007