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fig.1

Archi e frecce degli indiani d'America

Il livello di tecnologia a disposizione
degli indigeni nordamericani alla fine
del XIX secolo č ben rappresentato
dalle seguenti fotografie tratte dal libro
The Native Americans

pubblicato da Salamander Books nel 1991
e tradotto in Italia da IdeaLibri.

 

1. Guerriero Ute, a quel tempo stanziato
in un'area al confine tra Utah e Colorado.
L'arco piccolo, ma di buona fattura,
con flettenti larghi a sezione lenticolare,
č tipico di alcune tribł delle Montagne
Rocciose.

fig.2

2. Arco da guerra a sezione lenticolare,
frecce con punte di selce e penne lunghe,
faretra di pelliccia.
Tribł Hupa, California settentrionale.
anno 1885

fig.3

3. Arco da caccia a sezione rettangolare,
frecce con punte in metallo o osso,
faretra in legno.
Tribł Makah, Costa occidentale
al confine con il Canada.
anno 1861-84

fig.4

4. Arco da guerra a sezione rettangolare,
frecce con punte di metallo e tre penne,
copricapo di penne d'aquila e altri oggetti.
Tribł Cheyenne, South Dakota.
1868-91

fig.5

Da queste e altre testimonianze si puņ
concludere che l'arco dei pellirosse
fosse mediamente lungo poco pił
di un metro, con un carico di trazione
inferiore a quaranta libbre.

Costruito perlopił con legno hickory,
diritto o curvato a forma di beta,
aveva flettenti piatti, con sezione
rettangolare o lenticolare, raramente
rinforzati con fibre di tendine.

Le estremitą dei flettenti erano dotate
di sedi per accogliere i cappi terminali
della corda, di fibra vegetale o budello.

Le frecce erano in genere ben fatte,
con impennaggio triplo e lungo.

I pochi archi compositi, di corno e
tendini, provengono dalle tribł Inuit
dell'estremo nord.

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ottobre 2007